L’acido ialuronico (AI) è un componente fondamentale dei tessuti connettivi. L’AI è un polisaccaride lineare che fa parte della famiglia dei glicosaminoglicani ed è presente nella sostanza amorfa di cartilagine e tendine, nel liquido e nella membrana sinoviale.
Nel tessuto cartilagineo e tendineo l’acido ialuronico e i proteoglicani costituiscono una struttura tridimensionale in grado di assorbire acqua, conferendo ai tessuti elasticità e resistenza.
Nel liquido sinoviale l’AI è responsabile della viscosità ed elasticità, con azione lubrificante ed ammortizzante. In condizione di riposo l’articolazione è protetta dalla viscosità del liquido sinoviale; durante il movimento prevale l’elasticità per ammortizzare gli stress meccanici. Negli anziani, a causa della riduzione sia del peso molecolare che della concentrazione dell’AI articolare, questa transizione è meno evidente, esponendoli maggiormente alle sollecitazioni meccaniche.
Nella membrana sinoviale invece esercita una protezione meccanica sui sinoviociti e sulle terminazioni nervose, mantenendo l’omeostasi dell’ambiente articolare.
L’utilizzo terapeutico dell’acido ialuronico in sede articolare o tendinea viene denominato visco supplementazione. Questa metodica è molto diffusa nella pratica clinica e la sua efficacia è comprovata da numerosi studi scientifici. Nelle condropatie e nell’artrosi l’AI iniettato direttamente in articolazione è in grado di determinare diversi effetti biologici:
- Effetto visco-elastico: ripristino delle proprietà meccaniche e viscoelastiche del liquido sinoviale,
- Effetto visco-induttivo: stimolo alla produzione di AI endogeno,
- Riduzione degli indici di infiammazione sinoviale
- Riduzione dell’apoptosi indotta da NO
In queste patologie vengono solitamente utilizzati preparati lineari a medio/basso peso molecolare (500-1200 kDalton) nelle forme iniziali e ad alto peso molecolare (1300-3600 kD) in quelle avanzate. Alcuni prodotti commerciali utilizzano acidi ialuronici lineari miscelati con altre sostanze solitamente volte a contrastare i radicali liberi (ROS) come MSM, Polinucleotidi, Sorbitolo o Succinato di sodio. Esistono poi preparati di acido ialuronico cross-linkato. Il cross-link è un processo che consente di legare tra di loro molecole di acido ialuronico lineare per ottenere una struttura reticolare che acquista la consistenza di gel. Ciò conferisce al farmaco tempi di emivita più lunghi. Il tempo di permanenza intra-articolare, infatti, varia da pochi giorni per l’acido ialuronico lineare a diverse settimane per l’acido ialuronico cross-linkato. I composti cross-linkati hanno inoltre caratteristiche viscoelastiche ottimali che necessitano un minor numero di infiltrazioni. Da un punto di vista clinico la visco supplementazione intra-articolare ha un buon effetto sul dolore a medio-lungo termine (6-12 mesi), determina un buon incremento funzionale e pochi effetti collaterali. Il trattamento necessita solitamente di applicazioni multiple (3-5 sedute) e non deve essere effettuato in caso di sinovite acuta (in questo caso è meglio partire con un cortisonico retard). I preparati cross-link prevedono infiltrazioni singole ogni 6-12 mesi.
La visco supplementazione è effettuata con successo anche nelle tendinopatie degenerative e nelle lesioni parziali (in particolare nella patologia di cuffia dei rotatori, del tendine rotuleo e dell’achilleo). Gli studi infatti dimostrano che l’acido ialuronico è in grado di regolare la produzione di Metallo-proteasi (MMP), promuovere la riparazione e la biosintesi delle componenti tendinee e modulare la neo-vascolarizzazione e il conseguente sviluppo di terminazioni nervose sensitive (che provocano dolore). I protocolli terapeutici in caso di tendinopatia prevedono l’esecuzione di 3-5 sedute a cadenza settimanale/bisettimanale con acido ialuronico a medio/basso peso molecolare. Recentemente i protocolli infiltrativi eco guidati vengono sempre più utilizzati, al fine di garantire una sempre maggiore precisione ed efficacia di trattamento.