Ipertermia (termoterapia endogena)

L’ipertermia è una delle applicazioni più recenti delle onde radio che mira ad indurre un preciso e costante aumento di temperatura in una regione corporea ben definita, utilizzando raffinate tecniche di termostatizzazione e computerizzazione. Viene utilizzata in molte branche della medicina e più recentemente è stata introdotta in fisioterapia. Il progetto “ipertermia” è stato elaborato per superare i limiti che la precedente diatermia aveva mostrato, come in particolare la mancanza di controllo specifico della temperatura indotta e la delimitazione del trattamento al target desiderato. L’ipertermia moderna, mediante l’ausilio della termostatizzazione computerizzata, si propone i seguenti obiettivi:

  • indurre un incremento termico, programmabile con esattezza a varie profondità
  • mantenere stabile la temperatura per il tempo necessario
  • limitare le variazioni termiche al solo target
  • assicurare la riproducibilità dei parametri di trattamento
  • consentire che il controllo automatico sia modificabile in ogni istante dall’operatore.

 Gli effetti del calore sull’apparato locomotore sono detensione, elasticizzazione ed iperemia a livello muscolo-tendineo e miglioramento della circolazione profonda a livello osseo.

Un’apparecchiatura di ipertermia è un complesso sistema termo-idraulico computerizzato che presenta una sorgente di calore endogeno a micro-onde (frequenza 434 MHz); una sorgente esogena riscaldante-refrigerante termostatizzata, collegata tramite un circuito idraulico ad una borsa di interposizione con la cute (bolus); termometri di precisione dislocati in varie zone dell’apparato; un sistema di controllo computerizzato.

La modalità di trattamento prevede il posizionamento del bolus in corrispondenza della patologia da trattare e la regolazione dei parametri in base al tipo ed alla profondità della patologia, alla fase clinica ed alla sensibilità del paziente.

Le indicazioni cliniche principali sono le patologie muscolari (contratture e lesioni), tendinopatie, borsiti, rigidità capsulari, artrosi.

Le controindicazioni assolute al trattamento ipertermico sono: la presenza di pace maker cardiaco, protesi uditive, protesi o sintesi metalliche nella stessa zona o in stretta vicinanza della zona di trattamento. Tra le malattie, sono controindicazioni assolute: l’insufficienza cardio-circolatoria di grado medio e grave; la diatesi trombo-embolica; le infezioni locali e/o sistemiche, in primo luogo la TBC; le neoplasie maligne; la presenza di zone cutanee con anestesia termodolorofica.

Tra le situazioni fisiologiche e parafisiologiche, sono considerate controindicazioni assolute: la gravidanza, se il tessuto-target si trova nell’addome; la presenza cartilagini di accrescimento nella regione da trattare.

Sono considerate controindicazioni relative: la presenza di aree ipoestesiche e la presenza di aree ischemiche; il diabete; l’obesità; la fase acuta delle malattie infiammatorie.